I Bianchi "Macerati" del Profondo Nord Est 30.01.2015
I giornalisti americani del settore li chiamano "Orange Wines", per il colore unico che presentano all'assaggiatore, ma il termine che mi piace di più è quello che usano gli stessi produttori: Vini Macerati.
Si tratta infatti di prodotti ottenuti da Uve solitamente vinificate in bianco, interpretate invece come se si dovessero ottenere Vini Rossi, con permanenze in legno fino a cinque anni. Anche i contenitori utilizzati per le fermentazioni o gli affinamenti sono a volte particolari, come le Anfore di Francesco Gravner.
Il risultato è singolare, l'estrazione di profumi, estratto secco e in alcuni casi tannini li rende unici e di grande carattere, complessi e intriganti. Tutto questo è stato possibile provarlo nell'appuntamento dedicato a questa tipologia di Vini, a cui hanno partecipato gli appassionati che sono riusciti ad accreditarsi.
Come prevedibile la degustazione ha innescato interessanti scambi di opinioni, del resto non si tratta certo di Vini che possono lasciare indifferenti...