
I giornalisti americani del settore li chiamano "Orange Wines", per il colore unico che presentano all'assaggiatore, ma il termine che mi piace di più è quello che usano gli stessi produttori: Vini Macerati.
Si tratta infatti di prodotti ottenuti da Uve solitamente vinificate in bianco, interpretate invece come se si dovessero ottenere Vini Rossi, con permanenze in legno fino a cinque anni. Anche i contenitori utilizzati per le fermentazioni o gli affinamenti sono a volte particolari, come le Anfore di Francesco Gravner.
Il risultato è singolare, l'estrazione di profumi, estratto secco e in alcuni casi tannini li rende unici e di grande carattere, complessi e intriganti. Tutto questo è stato possibile provarlo nell'appuntamento dedicato a questa tipologia di Vini, a cui hanno partecipato gli appassionati che sono riusciti ad accreditarsi.